“RETE NATURA 2000” S.I.C. (Scogliera dei Rizzi).
A circa 3 Km dal porto è presente un’area naturale sensibile rientrante tra le aree protette della Rete Natura 2000, istituite con Direttiva 92/43/CEE “Habitat”, ovvero il Sito di Importanza Comunitaria (S.I.C. IT9310038) denominato “Scogliera dei Rizzi”, proposta nel 1995 e riconosciuta sulla base del Decreto 25/3/2005, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 157 dell’8 luglio 2005 e predisposta dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
L’area si estende su una superficie di circa 8 ettari, con una altitudine massima di 100 mt s.l.m. e minima di 0 mt s.l.m. Caratterizzata da alti strapiombi, grotte e anfratti, dà spazio ad una flora molto interessante con specie particolari della macchia mediterranea in via di estinzione. Molto suggestive e caratteristiche sono le numerose grotte sottese dalle rocce calcaree, tra cui si distinguono la Grotta di Rizzo e la Grotta delle tre Colonne. Il costone roccioso incastona piccolissime spiaggette contornate da numerosi scogli e da faraglioni, tra cui particolare e simbolo di Cetraro Testa del Leone. A dominare tutta la scogliera dei Rizzi, dall’ alto del costone roccioso, si trova la Torre di Rienzo, sottoposta a vincolo monumentale ai sensi della Legge 1089/3, facente parte del sistema di fortificazione e difesa costiera del Regno di Napoli, contro le incursioni piratesche eretta alla fine del XVI secolo, in età Vicereale.
DESCRIZIONE:
Tratto di rupi costiere calcaree del litorale tirrenico calabrese di grande interesse paesaggistico e botanico. Le pareti rocciose sono caratterizzate alla base da rocce metamorfiche tipo scisti sericitici di colore biancastro, verdi e rossi in cui si ritrovano localmente ammassi di calcari. Al tetto di queste pareti affiorano calcari cristallini grigio-scuro e biancastri in cui sono inclusi localmente sottili intercalazioni di scisti. L’età delle rocce di queste pareti risale al Paleozoico. Le spiagge sono pocket-beach, cioè piccole spiagge incassate nelle scogliere e sono tipiche di coste alte e rocciose.
L’area è caratterizzata da residui di macchia mediterranea con presenza di specie rare quali Anthyllis barba-jovis e Juniperus phoenicea. Sulle pareti verticali sono presenti comunità rupicole a Dianthus rupicola, Centaurea deusta subsp. splendens e Phagnalon rupestre.
Anthyllis_barba-jovis Juniperus phoenicea Dianthus_rupicola Centaurea deusta subsp. splendens Phagnalon rupestre
Nelle parti più vicine al mare la vegetazione è caratterizzata da fitocenosi alofile a Crithmum maritimum, Inula crithmoides e Limonium virgatum.
Crithmum-maritimum Inula crithmoides Limonium-virgatum
Ai piedi delle rupi si aprono cavità con stillicidi dove si rinvengono tipiche cenosi a capelvenere. L’area dal punto di vista bioclimatico appartiene alla fascia termo mediterranea della regione mediterranea, con regime oceanico stagionale.
SIGNIFICATIVITA’:
Oltre all’indiscusso valore paesaggistico dell’area, significativa è la presenza di cenosi alofile ben conservate ricche di specie vegetali di interesse fitogeografico, fra le quali Limonium remotispiculum, elemento endemico sud-tirrenico. Notevole è anche la presenza sulle rupi di Anthyllis barba-jovis, elemento stenomediterraneo occidentale molto raro nel resto della regione.
Credit: Photo by Franco Caldararo Anthyllis barba-jovis
SPECIE DI FAUNA: Falco peregrinus Tunstall, 1771 (1p)
SPECIE DI FLORA: Dianthus rupicola Biv. (R)
ALTRE SPECIE: Limonium remotispiculum (Lacaita) Pign., Anthyllis barba-jovis L., Andrachne telephioides L.
IMPATTI E ATTIVITA’: Infrastrutture e turismo balneare di impatto medio – basso.
Dianthus rupicola Biv Falco peregrinus Tunstall
STATO DI PROTEZIONE:
– Vincoli di Demanio Marittimo;
– Vincolo paesaggistico- ambientale (cod. vincolo 180021) ai sensi della Legge n. 1497 del 29/06/1939 sulla protezione delle bellezze naturali, istituito con Decreto ministeriale del 20/01/1970 pubblicato sulla G.U. n. 32 del 06/02/1970, per il suo notevole interesse pubblico.
Raccomandazioni e Divieti. Tutela della Fauna.
E’ fatto divieto : di esercitare l’attività venatoria in ogni sua forma, ai fini di non arrecare disturbo alle specie di interesse comunitario presenti nell’ area protetta. E’ vietata la cattura, l’uccisione, il danneggiamento, il disturbo delle specie animali. Tutela della Flora. Si fa divieto di raccolta delle specie vegetali incluse nelle liste rosse regionali, nazionali ed internazionali ed incluse negli allegati delle convenzioni e direttive internazionali. Divieti di cui all’ art. 11 L. 394/91 e all’ art.3 della L.R. n°10/2003
Non è consentito: a) il campeggio libero sotto ogni forma; b) l’introduzione, da parte di privati, di armi, esplosivi, munizioni e qualsiasi mezzo distruttivo o di cattura; c) l’accensione di fuochi all’ aperto, se non negli spazi appositamente attrezzati, l’uso di razzi e la provocazione di esplosioni; d) l’uso di fonti di rumore o luminose, tali da recare disturbo alla quiete ed agli habitat naturali presenti.
Divieto di cui all’ ordinanza balneare della Guardia Costiera di Cetraro: Non navigare o ormeggiare a distanza inferiore a 100 mt dai costoni rocciosi a picco sul mare del S.I.C.“Scogliera dei Rizzi”.
FONTI:
Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare; Osservatorio Regionale per la Biodiversità della Calabria Regione Calabria – dipartimento Ambiente Università della Calabria – Dipartimento di Ecologia Guardia Costiera Cetraro